differenze

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Zittelleggi 14 – Ciascuno è speciale… Coltiviamo le differenze: la nostra prospettiva inclusiva.

Ciascuno cresce solo se sognato

C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.

C’è chi insegna lodando

quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.

C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’essere franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.

 Danilo Dolci

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Dedicata a tutti i bambini e in special modo a quelli che, a settembre, ci lasceranno per approdare alla Scuola Secondaria di Primo Grado.

Ciao ragazzi!

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Un abbraccio a tutti voi!

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L’8 di giugno pioveva ma tutti, tenacemente, avete creduto che il nostro spettacolo di fine anno si potesse fare come progettato! Grazie a tutti!

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Prima che “Sofia” diventasse il tormentone dell’estate 2016

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Una festa multilingue, per aprirci al mondo!

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Inclusione e solidarietà, oltre i confini dell’aula…

Incontriamoci e incontriamo altri

Per conoscerci meglio e essere più disponibili verso “l’altro”…

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I “nonni” della Casa Famiglia San Gregorio Magno, che incontriamo costantemente

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“L’inclusione vuole essere non un nuovo modo di dire, ma una realtà complessivamente disposta per la vita di tutte e di tutti, senza strutture speciali o progetto straordinari. L’inclusione è un diritto fondamentale ed è in relazione con il concetto di appartenenza. Le persone con o senza disabilità possono interagire come persone alla pari…” (Canevaro, 2007)

I “ragazzi” della Fondazione Turati di Gavinana, con i quali abbiamo passato una piacevole domenica

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Gli amici della Scuola Primaria Edmondo de Amicis di Fornaci di Barga, con i quali abbiamo lavorato insieme per un progetto comune

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Abbiamo anche lavorato con i bambini più piccoli e…

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… i ragazzi più grandi

2016-04-24 (1)

“Forse il maggior numero degli errori pedagogici è il credere che un individuo impari soltanto quel dato particolare che studia in quel momento. L’apprendimento collaterale, la formazione di attitudini durature o di repulsione, può essere e spesso è molto più importante. Codeste attitudini sono difatti quel che conta nel futuro. L’attitudine che più importa sia acquistata è il desiderio di apprendere” (J. Dewey, 1963)

Star bene insieme, migliorare l’autostima

Durante l’anno ricerchiamo occasioni particolari per incrementare intenzionalmente la forza e la coesione dei gruppi classe e del più grande gruppo scuola. Per questo oltre alle tradizionali uscite/gite scolastiche programmiamo attività comuni nella scuola e oltre le aule scolastiche.

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La natura, la cultura del territorio ci offrono grandi occasioni per svolgere attività insieme, motivando e responsabilizzando i bambini al raggiungimento di un obiettivo comune, anche attraverso l’apprendimento cooperativo. Con questa metodologia ci proponiamo il fine di migliorare sia gli apprendimenti previsti nel curricolo che le competenze sociali, indispensabili per star bene con se stessi e gli altri.

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La diversità diventa così normaleScopo dell’inclusione è quello di rendere possibile, per ogni individuo, l’accesso alla vita normale per poter crescere e svilupparsi totalmente.” (Canevaro, 2007)

 Tanti modi diversi per star bene a scuola

In gruppo, in gruppo ma da soli, in coppia, pensando, scherzando, aiutando, sostenendo, giocando, leggendo, vivendo le differenze, parlando, correndo, …rafforzarsi per resistere agli eventi negativi della vita…

…o imparare mangiando :-p

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Lavorare in gruppo per un obiettivo comune

imageimageimageAscoltare

Comunicare, relazionarsi, emozionarsi, condividere, esprimersi liberamente,…

imageimageRilassarsi

Stare insieme per giocare, confrontarsi, discutereimageimage imageMuoversi, imageimageLitigare (in questo caso far finta di…), riflettere sul conflitto come risorsa “…è tempo di passare dalla concezione che vede nel conflitto solo un problema, a quella che o considera come un’autentica risorsa, come un modo complesso di comunicare e manifestare dei bisogni, certamente impegnativo per chi educa, ma importante nelle sue potenzialità positive” (Carrescia, Faso, Folli, Palmieri, 2014)

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Bibliografia

Nessuno escluso- Carrescia, Faso, Folli, Palmieri Ed. Pearson, 2014

Litigare con metodo. Gestire i litigi dei bambini a scuola- Novara, Di Chio, Ed. Erickson, 2013

Apprendimento cooperativo in classe- Johnson, Johnson, Holubec, Ed Erickson, 2013

L’integrazione scolastica egli alunni con disabilità- A. Canevaro,Erickson, 2007

Esperienza e educazione- J. Dewey, La Nuova Italia, 1963

La vita scolastica, Giunti scuola

Alcune idee per l’anno scolastico che sta per iniziare:

1-¡ Hola!

Finalità

Il progetto, oltre a porsi le finalità di sensibilizzare gli alunni alla multiculturalità e di stimolarli alla comprensione verso chi vive e pensa in modo diverso da loro, intende porre particolare attenzione e riguardo nei confronti di quei bambini che si trovano in difficoltà nell’apprendimento della lingua inglese. Tali difficoltà risiedono soprattutto nelle differenze fonetiche tra le lingue. Molti studi indicano che queste variabilità generano una diversa incidenza di bambini dislessici tra la popolazione infantile, infatti in Italia ci sono fino a due volte meno casi di dislessia, con un’età inferiore a dieci anni, rispetto agli Stati Uniti. Tutto ciò è dovuto alla non trasparenza della lingua inglese.

Il progetto si propone di presentare la lingua spagnola prendendo spunto dagli argomenti che saranno affrontati in lingua inglese, rispettando la gradualità delle classi.

Intende stimolare una prima riflessione sulle diversità linguistiche tramite il confronto della lingua spagnola con la lingua inglese.

Vuole evidenziare alcune differenze e somiglianze a livello di grafema e di fonema; comprendere il diverso grado di difficoltà che implica lo studio delle diverse lingue; favorire l’apprendimento di una lingua straniera diversa dall’inglese dove siano presenti casi di DSA.

Il progetto si integra con attività collegate alla musica, alla lingua inglese e italiana

Costituisce anche la prosecuzione dell’esperienza dell’anno scolastico 2015/16 e si collega con le materie curricolari della scuola secondaria di primo grado

Prodotti

Nel corso dell’anno saranno prodotti giochi come ad esempio domino e memory, oppure biglietti d’auguri e semplici cartelloni.

Saranno presentate canzoni e attività durante la festa di fine anno

 

Alcuni obiettivi saranno:

Saper salutare e presentarsi.

Saper copiare vocaboli e saperli riconoscere.

Saper scrivere e utilizzare semplici vocaboli di uso comune come oggetti scolastici, giorni, stagioni, numeri,…

Saper riprodurre in modo guidato semplici funzioni comunicative.

Interagire in brevi e semplici conversazioni.

Imparare canzoni in lingua spagnola.

Valutazione

La valutazione sarà fatta proponendo situazioni di role playing, drammatizzazione, semplici schede.

I feed back saranno continui e consisteranno in situazioni di brevi dialoghi, domande e risposte con l’insegnante e i compagni; semplici schede.

Effetti

Gli effetti attesi a medio-lungo termine sono:

– favorire un buon approccio verso lo studio delle lingue straniere;

– stimolare la fiducia in se stessi e le potenzialità di tutti i bambini;

– migliorare le capacità comunicative;

– promuovere la capacità di imparare ad imparare.

Come lavoreremo e metodologie

Il lavoro sarà svolto ricavando un piccolo spazio nelle ore di inglese (o di musica)durante tutto il corso dell’anno

Il lavoro sarà svolto a coppie e a gruppo.

Saranno messe in pratica metodologie come Tutoring, Peer to peer, Role playing, Drama

2-Coltiviamo insieme

Con questo progetto rifletteremo sul mistero della crescita di una pianta da un seme. La considerazione verrà attuata progressivamente nel corso dell’anno scolastico insieme con gli anziani della casa Famiglia San Gregorio Magno ed i genitori.

Dal progetto ci attenderemo un coinvolgimento pratico (coltivazione delle piantine ) ed uno affettivo (sviluppo insieme agli anziani dell’amore e del rispetto della natura e della vita).

Osserveremo e studieremo le piante e le erbe, uguaglianze e diversità.

Realizzeremo produzioni grafiche delle varie erbe.

Creeremo  un erbario.

Ascolteremo storie antiche e moderne su erbe e piante.

Questo al fine di:

Utilizzare  al meglio la serra in comune con la Casa Famiglia San Gregorio Magno.

Migliorare dei rapporti fra generazioni.

Osservare la natura

Il progetto è una prosecuzione di attività portate avanti gli anni passati e di progetti simili nella scuola secondaria.

 

Alcuni obiettivi saranno:

Coltivare piante alimentari ed aromatiche, e fiori.

Conoscere erbe e piante.

Creare un erbario.

Scoprire e/o inventare storie sulle erbe e sulle piante

Rapportarsi con persone anziane e lavorare insieme

Imparare facendo.

Lavorare fra alunni di classi diverse

Incrementare la capacità di lavorare in gruppo

Lavorare in serra ( seminare, annaffiare, raccogliere).

Distinguere vari tipi di piante alimentari ed aromatiche

Riconoscere erbe e piante

Proporre ai genitori i risultati del proprio lavoro

 

Cosa faremo:

Tutte le mattine, a turno, effettueremo controllo e cura delle piante della propria classe, ma anche quelle delle altre classi, quelle comuni e quelle degli anziani.

Lezioni teoriche all’inizio dell’anno e durante il suo svolgimento

Conversazioni educative con gli anziani

Proposta di schede per imparare a osservare.

Proposta del quaderno per le osservazioni dell’ambiente

Lavoro in serra

Lavoro individuale o a piccolo gruppo con osservazione dell’ambiente naturale (quaderno di osservazione della natura)

Come lavoreremo

Il lavoro sarà svolto a classi aperte nelle ore pomeridiane. I bambini della classe V guideranno i bambini più piccoli nelle attività pratiche.

Lavoro di gruppo o a piccolo gruppo

Come valuteremo

La valutazione si effettuerà con domande agli anziani e questionari ai genitori; valutando la qualità delle ore passate con gli anziani; osservando i ragazzi in situazione; verificando la quantità di piantine prodotte.

Attraverso anche l’interesse/disinteresse da parte di anziani/bambini e l’osservazione dell’approccio che hanno gli uni con gli altri; la capacità di lavorare in gruppo, la ricerca, in caso di feed back negativo, di nuovi modi e strategie di aggregazione; l’osservazione della crescita o meno delle piantine; l’ipotesi su quale potrebbe essere l’origine di eventuali problemi e riflessioni circa le modifiche da adottare sulle coltivazioni per la loro risoluzione; la capacità di osservazione e l’ incremento dell’interesse dei ragazzi verso l’ambiente naturale.

I risultati attesi sono in particolar modo nei rapporti fra i bambini ed i loro coetanei ed a loro volta con gli anziani.

Ci si attende anche una maggiore presenza dei genitori nelle attività della scuola

3-Robot-ti-amo?

Il Progetto vuole avvicinare gli alunni al mondo della robotica attraverso il gioco, sviluppare un apprendimento pluridisciplinare, stimolarli a acquisire capacità di autonomia operativa, a implementare la capacità di lavoro in squadra con spirito cooperativo.

L’uso dei robot consentirà ai bambini di lavorare insieme, stimolare la fantasia e l’immaginazione, sviluppare il pensiero critico e il problem solving.

Gli alunni accresceranno le loro capacità relazionali e decisionali, il senso di responsabilità e l’autostima.

Il progetto aiuta i ragazzi a imparare a collaborare e a partecipare attivamente lavorando in gruppo, contribuisce ad accrescere la capacità di risolvere semplici problemi, valutando le situazioni e proponendo soluzioni.

Li aiuta a vivere l’errore positivamente, come stimolo a riprovare e a non abbandonare.

Favorisce un apprendimento multidisciplinare e aiuta a promuovere processi che consentiranno agli alunni di diventare costruttori del proprio sapere attraverso una proposta innovativa, accattivante e “pratica”.

Il progetto si integra con altre iniziative di robotica educativa già presenti nella scuola secondaria; può essere anche ampliato e proposto alla scuola dell’infanzia

Il progetto si concluderà:

1- con la progettazione e costruzione di percorsi con i quali realizzare “tappetini” reticolati sui quali operare con la Bee-bot.

2- con la partecipazione a un gioco/percorso, con regole precise e condivise, nel quale i ragazzi si sfideranno a raggiungere una meta; attività che potrà essere svolta sia a gruppi che individualmente.

Alcuni obiettivi:

1- Saper costruire il robot proposto.

2- Saper usare il robot.

3- Saper usare termini specifici legati alla robotica.

4- Migliorare le capacità di osservazione e analisi, di interpretazione e ipotesi, di problem solving, senso critico, riflessione, metacognizione.

5- Migliorare le capacità di orientamento nello spazio.

6- Sviluppare le capacità di interagire e cooperare.

7- Migliorare l’autostima, la sicurezza, la capacità di prendere decisioni.

Valutazione

La valutazione degli apprendimenti sarà effettuata con compiti in situazione (es. i bambini saranno impegnati nell’esecuzione di percorsi assegnati, dovranno dimostrare di saper programmare il robot e raggiungere la meta stabilita).

L’osservazione in situazione costituirà una costante e consentirà, ogni volta, di rivedere o correggere strategie e metodologie adottate se ritenute non efficaci.

Autovalutazione. Gli alunni diventeranno protagonisti del loro processo di valutazione

Il feed-back in itinere: al termine di ogni fase dell’attività è previsto un momento di riflessione comune per verificare se i punti essenziali della lezione siano stati appresi.

La presenza dell’insegnante di classe faciliterà l’attività di osservazione costante e attenta relativa al lavoro cooperativo, al lavoro svolto e ai risultati prodotti dagli alunni

Effetti

Gli effetti attesi a medio-lungo termine sono quelli di incrementare il piacere e l’entusiasmo di stare a scuola, di acquisire competenze di ascolto e comprensione, di migliorare le competenze scientifico/matematiche e i risultati scolastici nelle varie discipline.

Azioni

Il programma delle attività prevede le seguenti azioni:

  • 6 incontri di un’ora per classe (breve presentazione iniziale delle attività che verranno svolte, attività con il robot e breve riflessione conclusiva)

  • presentazione del robot e scoperta delle sue funzioni

  • presentazione/costruzione di reticolati sui quali rappresentare percorsi

  • uso del robot sui percorsi costruiti

    Come lavoreremo

    L’interazione tra studenti avverrà in presenza, a livello di coppia e a piccoli gruppi.

    I gruppi varieranno ogni volta tenendo conto dei diversi livelli di abilità.

    Il lavoro di gruppo coprirà la totalità del tempo impiegato per lo sviluppo delle attività. Nel gruppo saranno individuati dei ruoli specifici che cambieranno ogni volta da un alunno all’altro.

    Ruolo dei docenti

    I docenti ricopriranno il ruolo di facilitatore con il compito di capire se le istruzioni, le regole condivise, siano state comprese e di fare in modo che tutti i membri del gruppo partecipino.

    Sviluppi

    Quando possibile, alla fine di un percorso, saranno svolte attività peer to peer che vedranno gli alunni protagonisti nel presentare ad un’altra classe (o ai bambini della scuola dell’infanzia) le attività svolte e le loro impressioni

     

     

    “Crescere cittadini consapevoli”

     

    Si evidenzia il bisogno di riconoscere il valore delle regole e del senso civico. Il progetto ha lo scopo di identificare ed estirpare atteggiamenti e mentalità “mafiose”.

 Finalità

Superare nella classe atteggiamenti di conflitto e rivalità tra bambini

Collegamenti

Il progetto costituisce la prosecuzione di altre esperienze affrontate dalla scuola negli anni precedenti per classi parallele e soprattutto in verticale come progetto di Istituto.

Obiettivi

-Spargere semi di giustizia, di altruismo e reciprocità

-Conoscere e rispettare le diversità di ciascuno

-Stimolare il piacere di lavorare insieme

-Mettere in atto atteggiamenti di rispetto e generosità

Valutazione

Osservazione sistematica del comportamento dei bambini in classe

Il feed-back in itinere riguarderà situazioni in cui si potranno registrare esiti positivi nel creare un ambiente collaborativo in classe facendo lavorare i bambini in piccoli gruppi.

Effetti

Gli effetti attesi a medio-lungo termine sono i seguenti:

-conoscenza dell’aspetto storico-sociale del fenomeno mafioso

-comprensione delle conseguenze che possono avere atteggiamenti non legali

-promozione di atteggiamenti di giustizia e di condivisione 

Attività

Il programma delle attività prevede le seguenti azioni:

-si lavorerà a gruppi di bimbi caratterialmente diversi al fine di confrontarsi ed arricchirsi l’uno con l’altro

-lettura di testi dedicati all’argomento

-giochi per l’acquisizione di atteggiamenti  di legalità.

-incontri con personalità che si sono distinte per l’impegno e la lotta alla mafia.

-Incontro con l’autrice Ceccarelli Patrizia

-Cineforum

I bimbi formeranno gruppi  per elaborare testi scritti e grafici.