Dicembre, 2015

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Osserviamo ciò che ci circonda, classe quarta

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Foglie e arte

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Dopo aver lavorato con foglie, tronchi, arbusti, erbe, semi… (insomma i vegetali) e aver studiato l’aria abbiamo provato a scrivere degli articoli sul problema dell’inquinamento.

Abbiamo fatto i giornalisti. 5w, titolo, sommario,  civetta, notizie… Ecco i nostri primi articoli…

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A Parigi si parla di clima

COP 21, cosa serve per fermare il cambiamento climatico

Si prevede una grande ristrutturazione energetica

Parigi, 9 dicembre 2015

COP 21 è la riunione fra i maggiori Capi di Stato svoltasi a Parigi per parlare di un bene inestimabile che accomuna tutti i Popoli: ”L’Atmosfera”.

Durante questo summit tutti i Capi di Stato delle Nazioni Unite hanno dato la sensazione di voler effettuare una grandissima riorganizzazione energetica: abbandonare, come fonte di energia, i combustibili fossili che producono l’anidride carbonica che surriscalda il pianeta.

Alla fine di questo congresso non è stato firmato nessun accordo visto che il problema maggiore sono i finanziamenti ai Paesi più poveri per aiutarli a poter utilizzare fonti di energia pulita.

Fra pochi giorni verrà scritto un testo che servirà come base, per i ministri dell’ambiente di tutto il Mondo che si riuniranno di nuovo a Parigi, per decidere sul futuro del Clima Mondiale.

Tutti questi incontri vengono fatti per sottoscrivere accordi tra tutti i Paesi per ridurre la produzione di CO2,la grande deforestazione e tutto quello che inquina il Clima Mondiale a favore di energie rinnovabili e meno inquinanti per il nostro Pianeta.

 Rachele

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L’inquinamento dell’ambiente

Cause dell’inquinamento

L’inquinamento ha tre principali cause: l’aumento della popolazione, l’utilizzo di tecnologie incompatibili con l’ambiente e lo sviluppo delle città,  con una crescita tale dei rifiuti da diventare un problema.
Si parla di inquinamento quando il cambiamento ambientale compromette l’ecosistema danneggiando più forme di vita.
Quando si parla di sostanze inquinanti ci si riferisce spesso a prodotti residui delle industrie.
L’inquinamento fa molto danni alla salute dell’uomo soprattutto dei bambini e degli anziani che sono i più deboli.
L’inquinamento è diventato un problema mondiale, il trattato di Kyoto, entrato in vigore nel 2005 prevede una riduzione di biossido di carbonio e altri cinque gas serra.
Un altro problema è lo smaltimento dei rifiuti. In Italia molte città non sono molto efficienti nelle raccolta, ultimamente stanno migliorando con un nuovo sistema di raccolta (raccolta differenziata).
Ma il problema è che molte discariche non possono accogliere più rifiuti e chiudono ricostruendone altre, peggiorando così le condizioni ambientali nelle zone vicine.
GIULIA

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Fusti erbosi

L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Cause

 

Un grosso problema della nostra società, è l’inquinamento.

Ci sono molte forme d’inquinamento, per esempio quello causato da onde elettromagnetiche, emesse da cellulari, antenne, forni a microonde e strumenti per comunicare, che fanno venire tumori e forti mal di testa; purtroppo, nella nostra vita tutte queste cose sono diventati strumenti indispensabili. Noi non vogliamo e in alcuni casi non possiamo privarci di tutte queste tecnologie e comodità, un altro esempio, è il fatto che usiamo molto poco i mezzi pubblici per spostarci, ma usiamo la nostra macchina, immettendo nell’aria molto più’ smog e quindi contribuiamo ad inquinare.

Un’altra forma di inquinamento, che è considerata la piaga della nostra società, sono le grandi industrie per esempio quelle petrolifere, chimiche ed alimentari, che pur di ottenere grandi guadagni, distruggono l’ambiente e peggiorano molto le nostre condizioni di vita,”sputando” dalle loro ciminiere sostanze dannose, come anidride carbonica,ossido di azoto e minuscole particelle volanti di ceneri sottili. Questo, purtroppo, è il risultato della tecnologia, dell’età moderna e della follia dell’uomo per arrivare sempre più in alto.

Volete tutti un consiglio?

Anche se siamo un poco più lontani dalle comodità delle città, venite a vivere in montagna, sulla nostra bellissima Montagna Pistoiese, ancora ricca di foreste che ci regalano ossigeno ed aria pura.

Lorenzo A.

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L’inquinamento

Cos’è. Cause.

L’inquinamento è la contaminazione dell’aria, dell’acqua e del suolo, dannoso per la vita, per le piante e per l’atmosfera.

L’inquinamento atmosferico è causato dai gas di scarico delle auto, dai fumi e dalle industrie che si manifesta attraverso la formazione dello smog: una nebbia sporca e grigia .

L’inquinamento idrico dipende dall’immissione nelle acque dell’ intero pianeta di sostanze antiparassitarie, di concimi chimici, di petrolio, quindi rifiuti liquidi provenienti dalle fognature e dalle industrie.

L’inquinamento del suolo come quello idrico e atmosferico risente dei rifiuti gettati dall’ uomo in maniera abusiva senza essere smaltiti nelle discariche, oltre che dai rifiuti ospedalieri e industriali.

Molto pericolosi sono i rifiuti che derivano dall’ impiego dei concimi chimici in agricoltura.

Nella nostra vita quotidiana dobbiamo cercare di inquinare il meno possibile cercando di stare attenti a non gettare nella spazzatura sostanze a rischio come le pile e gli olii da macchina che vanno fatti smaltire a parte.

Solo con una raccolta differenziata fatta in maniera corretta si può inquinare meno e salvare il nostro pianeta .

Andrea

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Fusti legnosi, impronte di cortecce

Il mondo inquina meno

Buone notizie per l’ambiente

di Filippo S

Gavinana

Leggendo il quotidiano “la Repubblica” ho appreso che ci sono buone notizie riguardo l’inquinamento atmosferico mondiale.

L’anno 2015, candidato a diventare l’anno più caldo da quando esistono le registrazioni della temperatura, si chiude con la speranza di un calo delle emissioni inquinanti.

Le emissioni di CO2 nel mondo sono calate, anche se di poco .

La notizia arriva dalla rivista Nature Climate Change e si basa sui dati raccolti dal Global Carbon Proget che è una agenzia che si occupa dell’inquinamento da anidride carbonica .

La diminuzione delle emissioni è in buona parte attribuibile al calo del consumo di carbone in Cina e dalla continua crescita delle rinnovabili.

Il paese che da solo è responsabile di poco meno di un quarto delle emissioni, da qualche anno ha iniziato ad inquinare di meno .

Oggi è il più grande produttore di energia idroelettrica ed eolica che sono energie “pulite” .

“È un piccolo passo verso la diminuzione dell’inquinamento atmosferico, anche se le emissioni globali impiegheranno molti anni ancora per diminuire in modo significativo” hanno dichiarato gli autori dello studio e ricordano che “abbiamo ancora una montagna da affrontare. Può darsi che sia diventata un po’ meno ripida, ma è sempre una montagna”.

È proprio notizia di oggi che a Pechino è allarme rosso per lo smog.

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L’inquinamento causa danni all’ambiente e alla vita dell’uomo
L’INQUINAMENTO: UNA MINACCIA PER IL PIANETA
L’inquinamento sta modificando il nostro ecosistema

L’inquinamento è un’alterazione dell’ambiente che modifica l’equilibrio dell’ecosistema naturale e causa gravi rischi per la salute dell’uomo e per gli ambienti da lui abitati.

Benché l’inquinamento possa essere causato anche da fenomeni naturali, ad esempio eruzioni vulcaniche, frane o incendi che provocano  alterazioni ambientali sfavorevoli alla vita dell’uomo,  l’inquinamento vero e proprio è dato dall’attività dell’uomo:

l’aumento della popolazione, il grande sviluppo delle città e l’utilizzo delle tecnologie non sempre adatte all’ambiente che ci circonda determinano una crescente richiesta di alimenti con un conseguente aumento dei rifiuti. 

Negli ultimi decenni il forte incremento dello sviluppo industriale, commerciale e agricolo e in generale di tutte le attività umane, ha provocato una modifica, per colpa di sostanze tossiche usate, degli ambienti dove l’uomo opera e vive e dove seguono il loro ciclo vitale piante e animali. In particolare le modifiche della composizione dell’aria, dell’acqua e del suolo che gli esseri viventi utilizzano per molti processi vitali (per es. respirazione o alimentazione), possono determinare alterazioni dell’equilibrio vitale tra specie vegetali ed animali (compreso l’uomo) e cambiamenti climatici cosi pesanti da costituire  un serio pericolo per la sopravvivenza dell’intero pianeta.

L’unica possibilità per ridurre o evitare l’inquinamento è l’utilizzo di energie rinnovabili e la riduzione o il riciclaggio dei rifiuti e una programmazione a livello regionale, nazionale e internazionale in modo che l’uomo non  abbia più il ruolo del predatore. 

LORENZO T
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Un pericolo per la Terra
Inquinamento, la natura in pericolo
Un fenomeno che minaccia il nostro ambiente

L’inquinamento è uno dei più grandi problemi dei nostri tempi, una rovina per il nostro ambiente.
L’uomo, a causa della sua evoluzione, sta inquinando la terra con plastica, gas di scarico e fabbriche chimiche.
Bisognerebbe essere tutti uniti per non inquinare più e salvare il nostro pianeta, che noi bambini dobbiamo viverci ancora moltissimi anni.

Agata

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(Una notizia da un passato ancora presente, Chernobil)
ESPLOSIONE NUCLEARE A CHERNOBYL
Chernobyl, 24 aprile 1986 ore 1:45 del mattino
Durante un test di sicurezza il reattore 4 esplode creando una nube di materiale radioattivo che si sta
spostando inquinando Ucraina, Bielorussia, Russia e gran parte dell’Europa occidentale.
La città di Chernobyl è stata evacuata diventando una città fantasma.
L’inquinamento atmosferico, soprattutto nelle zone più vicine alla fabbrica, durerà per 22.000 anni
Le conseguenze sulla salute saranno disastrose soprattutto per i bambni.
Dario
(E così è stato, purtroppo!)

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L’uomo sta uccidendo la Terra!

Come e perchè

Stiamo uccidendo la terra. Ogni giorno, ora dopo ora, emettiamo nell’atmosfera gas novici che non fanno altro che distruggere pian piano il delicato equilibrio della terra.

A causare tutto ciò non sono soltanto le nostre comodità, ma soprattutto le grandi industrie. Gli scienziati sono d’accordo che il clima della Terra sta cambiando. L’effetto serra, se tenuto a valori normali permette la vita sul nostro pianeta. Dei gas serra fa parte anche l’ anidride carbonica che viene emessa dalle fabbriche e dalle macchine. Nuovi studi dimostrano un fatto preoccupante: la calotta glaciale artica, che serve per raffreddare il pianeta, si sta sciogliendo rapidamente.

In questi giorni a PARIGI si sta svolgendo una riunione fra tutti I paesi del mondo per cercare di ridurre velocemente l’inquinamento prima che sia troppo tardi

ANTONIO
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               L’INQUINAMENTO
  L’inquinamento indica tutti gli agenti fisico-chimici e biologici che modificano l’atmosfera terrestre.
Le cause dell’inquinamento possono derivare da fonti naturali, vulcani, incendi,… e da fonti antropiche, traffico delle macchine, riscaldamento delle case, industrie,…
Questi fattori influiscono sulla salute umana e sull’ambiente.
Gli effetti sull’uomo riguardano il sistema respiratorio, immunitario e  altro. In natura, ad esempio, danno non poche preoccupazioni l’effetto serra, che aumenta la temperatura del pianeta,  e le piogge acide.
Ad oggi, l’uomo combatte l’inquinamento con i mezzi a propria disposizione, cercando di differenziare i rifiuti, depurando l’acqua e i gas emessi da industrie e fabbriche varie, cercando di tornare all’uso di sostanze meno chimiche e più naturali anche in agricoltura.
Jonathan
 Dal quaderno delle osservazioni
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API, ATTENTE ALL’UOMO: NIENTE PUNGIGLIONE MA TANTO VELENO!

Le api stanno morendo

Vi immaginate un mondo senza il ronzio delle api? Un mondo di silenzio? Persino senza il profumo dei fiori? L’inquinamento sta affettando l’intero pianeta, e anche le api sono in grave pericolo.

Difatti, come mostrano numerosi studi, le api stanno scomparendo drammaticamente: il 75% in Europa, l’80% in America, e ben il 95% in Cina e in Asia, di fronte ad una media accettabile del 5%. Le cause di questa tragica situazione sono molteplici: i pesticidi, i campi magnetici e il cambiamento climatico sono alcune delle più gravi.

Le conseguenze, però, non riguardano soltanto le api: spesso dimentichiamo che siamo parte dello stesso ecosistema. Molti non sanno che il 60-70% del nostro cibo proviene da piante impollinate dalle api. Il lavoro delle api è indispensabile. In Cina, per esempio, gli agricoltori (i cosidetti uomini-ape) sono costretti a impollinare a mano gli alberi da frutto. L’uomo però non riuscirà mai ad eguagliare il lavoro delle api, in termini di velocità e accuratezza.

Il silenzio potrebbe calare anche sul mondo degli odori. Una ricerca dell’università della Virginia (USA) ha dimostrato che, negli ambienti inquinati, le molecole odorose dei profumi vengono catturate e distrutte dalle molecole provenienti dai gas di scarico. Senza il profumo, le api perdono il senso dell’orientamento e non ritrovano più l’alveare dove devono portare il nutrimento, quindi le larve e la regina muoiono di fame in attesa delle api operaie che non arrivano più. Questa potrebbe essere una delle cause che hanno provocato il fenomeno noto come Colony collapse disorder, cio lo spopolamento degli alveari.

Il vasetto del miele si sta prosciugando. A questo punto cosa ci rimane da fare?

Dovremmo far pressione per rendere illegali i pesticidi che danneggiano le api, favorire un’agricoltura sostenibile e incrementare la biodiversità, monitorare lo stato di salute delle api, fare ricerca sulle sostanze dannose e sensibilizzare sull’importanza delle api nel nostro mondo.

Sofia

L’osservazione dei semi è continuata finchè abbiamo deciso di trapiantare le piantine più promettenti nella terra

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L’inquinamento causa 84.400 morti premature in Italia

Rapporto su “Qualità dell’aria in Europa”

L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha pubblcato il rapporto “Qualità dell’Aria in Europa”. 84.400 persone sono morte prematuramente in Italia nel 2012 a causa dell’inquinamento. Non meno allarmante è il panorama Europeo. Se si allarga lo sguardo anche agli altri Paesi dove, complessivamente, gli effetti negativi sulla salute determinati dai fattori inquinanti hanno portato a 432mila morti premature in Europa in un solo anno. Questi sono solo alcuni dei casi contenuti nel rapporto “Qualità dell’ Aria in Europa” pubblicato dall’ Agenzia Europea per l’Ambiente. Secondo il rapporto, la maggior parte degli abitanti delle città continua ad essere esposta a livelli di inquinanti atmosferici che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non ritiene sicuri: tra le aree italiane più inquinate c’è la Lombardia con la Pianura Padana e il territorio di Milano, Monza, Bergamo e Como.

Nadia

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Licheni e inquinamento

IMG_2792Lichene frondoso IMG_2793

Dove è presente questo lichene l’aria è pulita

e sulla montagna pistoiese ce

n’è tantissimo!

🙂

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I licheni sono organismi viventi composti da un fungo e da un’alga che vivono in simbiosi.

Sopravvivono in ogni ambiente terrestre, sia naturale che antropizzato, si possono vedere dai tronchi degli alberi ai muri degli edifici e sui monumenti.

Deteriorano i materiali sui quali si attaccano e quindi devono essere tolti.

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I licheni sono di vari colori, secondo la specie, e alcuni di loro possono vivere in ambienti particolarmente inquinati. Si adattano abbastanza velocemente ai diversi ambienti e ai loro cambiamenti, mutano con il variare della qualità dell’aria, per questo motivo vengono considerati degli indicatori dell’inquinamento atmosferico.

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Questo perché i licheni non avendo radici assimilano le sostanze nutritive quasi esclusivamente dall’aria, dalla quale assorbono anche i prodotti tossici in essa presenti.
Non sono poi in  grado di liberarsi delle sostanze che li contaminano come le altre piante.
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Dove non sopravvivono i licheni e sono presenti, magari, delle alghe verdastre significa che l’aria è particolarmente inquinata.
I bambini hanno il compito di osservare, negli ambienti che visiteranno (città, bosco, ambiente industriale, …), alberi, sassi, muri e monumenti e individuare la presenza di licheni o alghe, appuntando le osservazioni nel loro quadernino.
Grazie  Lorenzo Agostini delle foto che hai fatto!

Sul riscaldamento globale da “La vita scolastica” dicembre 2015

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“Come succede?”… continua tu…
“Winston portò suo figlio a vedere cosa facevano gli umani, gli fece vedere delle città sporchissime e, soprattutto, con tanto fumo. “Ecco perché i nostri ghiacci si sciolgono!” disse Winston. E il figlio: “Ma c’è altro?”  “Sì!” rispose. E il grande orso lo portò a vedere la foresta che non aveva più alberi.
Tornarono alla città degli uomini e Winston disse a tutti: “Guardate che le vostre azioni danneggiano noi e voi!”. Il Presidente impaurito disse: “Noi la smetteremo solo se voi non ci mangiate!” L’orso rispose: “OK!”…
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“Allora l’orso Winston prese il piccolo orso polare e lo portò a vedere la DEFORESTAZIONE, diminuzione dei boschi, di ossigeno, scientificamente definito O2. Gli fece vedere i gas emessi dalle fabbriche, dalle automobili, dagli impianti di riscaldamento che causano l’effetto serra. Poi gli spiegò che senza alberi c’è tanta anidride carbonica (CO2), questa “intrappola” il calore, così i deserti si espandono, i ghiaccia si sciolgono e il mare invade le terre emerse…”
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…Succede che per colpa degli umani si sciolgono i ghiacciai e c’è l’effetto serra!” rispose Winston. Gli orsi  viaggiarono per tutto il mondo e videro che nelle foreste avevano tagliato gli alberi. Andarono nelle città e videro gli inceneritori. Ad un certo punto dissero a un umano: “Per favore non inquinate più  il pianeta!”…
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“Allora Winston e i suoi orsi partirono per una grande avventura contro l’inquinamento globale. All’inizio provarono a capire il problema dello scioglimento del ghiaccio. Scoprirono che poteva essere causato  dai gas che fuoriescono dai tubi di scarico delle auto. Così provarono ad aggredirle. Winston gli tirò un colpo, tra sé e sé pensò: “Sono dure queste auto, quasi come gli iceberg!”. Suo figlio gli chiese: “Perché non le rompi papà?”
“Perché sono dure, figlio mio!” Allora chiamò gli altri orsi e insieme provarono a distruggere tutto quello che inquinava…”
dai racconti dei bambini (lavoro di gruppo)

Versi in “rima” e versi “sciolti”, classi quarta e quinta

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MOTIVI STAGIONALI

(brainstorming di parole sull’autunno, lavoro di classe)

Autunno

Le foglie si dipingono di colori

gli alberi si scoprono spogli,

si liberano anche dei frutti;

i ricci verdi si aprono

lasciando cadere preziose castagne.

I bambini felici gustano

frugiate, ballotti e necci.

Il vento si fa sentire,

il profumo dei funghi

è dentro le case;

gli animali si preparano

al lungo freddo

portando con sé noci e nespole.

Classe quinta

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FREDDO

Il freddo si fa sentire

i camini cominciano a riscaldare la gente

e il loro fumo se ne va alto nel cielo

come nuvole dipinte di grigio.

Le gocce di pioggia vengono giù

come danzatrici leggere.

Gli animali del bosco si ritirano nelle loro tane

per una dormita lunga lunga,

gli uccellini vanno in cerca del piacevole caldo

verso il sole dorato.

Il vento freddo prende per mano il profumo di zucca

che rende felici i volti dei bimbi,

perché sanno che arriva Halloween.

AMBRA cl 5

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(lavoro di gruppo, cerchiamo parole sull’argomento scelto e scriviamo una poesia)

L’estate vola via

Estate, sinonimo di libertà,

con la spiaggia sabbiosa

che si trasforma

ad ogni passo,

vola via.

Il mare, con le sue mille sfumature,

attraversato dai pesci

colorati e accesi,

è pieno di vita.

Vittoria Ginevra , Fabio Cl. 5

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Bianco, il fiocco di neve

Cade piano piano

come una bianca piuma leggera,

aspetta di toccare terra.

Saluta così le candide nubi

che l’avevano accolto

nei loro letti morbidi.

Poi, finalmente arrivato

si posa lentamente,

addormentato.

Sofia, Agata, cl 4

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La neve

Freddo il fiocco di neve

scende giù dal cielo

come se fosse zucchero filato.

Scende pian piano

ricoprendo ogni cosa.

Scende sulle strade,

le montagne,

i manciapiedi.

E’ proprio bello!

Lorenzo A

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Fiocchi

Milioni di fiocchi

sono,

eccitati e curiosi,

guardando per terra.

Tanti occhi, rivolti verso il cielo,

dei bambini,

che aspettano la neve.

Poi arriva il momento,

si lasciano cadere sparsi,

sui tetti e sulle strade,

come dei petali di rosa

che si posano sull’erba.

Sofia, cl 4

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Neve

Dolciastra, bellina

bianca come un foglio,

è distesa

come un candido mantello.

Saltiamo fuori,

ci buttiamo sopra,

facciamo la forma,

come una ballerina.

Bagnati, torniamo in casa

mentre ancora nevica.

Il giorno dopo,

ci sono meravigliose montagne

di neve e neve.

Giulia T, cl 4

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Neve

La neve è bianca

come un foglio di carta

su cui si può giocare,

scrivere e ballare.

La neve è bianca

come lo zucchero filato

da mangiare e da gustare;

sembra di stare nel paradiso

fatto tutto di riso!

Filippo S, Edmondo, Lorenzo T, cl 4

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Mille fiocchi di neve

Mille fiocchi di neve,

calmi e tranquilli,

cadono dal cielo.

Ricoprono ogni cosa:

tetti, prati e alberi.

Passa Babbo Natale,

porta regali.

Che bella festa, il Natale!

Agata, cl 4

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Fiocchi di neve

La neve scende dal cielo celeste

come farfalle,

come bianche piume svolazzanti.

Copre alberi, prati, case e montagne.

Quando ti svegli

vedi tutto bianco.

Ti puoi consolare

con una buona cioccolata calda.

Natale sta arrivando.

Bambini, presto presto,

state buoni, arriva Babbo Natale!

Così anche i fiocchi di neve

riscaldano i cuori

di tutti i piccini.

Nadia, Rachele, cl 4

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SENTIMENTI

La pace (lavoro di classe)

La pace è armonia e fratellanza

trasmette emozioni,

gioia, allegria e amore.

La paura non dà pace,

la guerra è rabbia,

la povertà è tristezza.

Le persone vogliono

correre verso la pace:

dove non c’è cercala,

dove c’è donala.

Classe quinta

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La PACE

La pace è un miscuglio di colori,

dal rosso all’arancione,

dal giallo al verde,

dal verde al celeste,

dal celeste al violetto,

dal violetto al viola.

Ecco questa è la pace nel mondo,

piena di allegria e fantasia.

Chiara M., Chiara DS, Ginevra cl. 5

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Il cielo è blu

Il cielo è blu,
una foglia cade giù,
forse è il vento, forse l’aria.
Senti la sua brezza,
forse è bella, forse è brutta,
questa è la tristezza!
Senti le farfalle nello stomaco,
di rosso è disegnato,
sì l’amore è,
perché è sempre dentro di te!
 
Ambra, cl 5

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FILASTROCCHE E NONSENSE

Filastrocca canterina

Filastrocca canterina,

balla tutta la mattina;

sul divano ben gommoso

piglio tutto e mi riposo;

sento tanta musichetta

piglio torta, taglio fetta!

La paghetta ho avuto

e per questo son cresciuto,

ho comprato un biglietto

e distrutto era il tetto.

Questo mondo è proprio strano

prendo tutti con la mano!

Antonio, Lorenzo T. cl 4

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Filastrocca giornaliera

Filastrocca giornaliera

parlerà mattina e sera!

Alle sette si è svegliato

e biscotti ha mangiato;

alle otto va a scuola

e a merenda fa la “Ola”;

dopo pranzo fa la doccia

ma dal tubo non esce goccia!

Alle tre, allenamenti

tutti insieme, tante menti;

Alle sei torna a casa

e il salotto già si stasa.

Alle nove c’è un filmino

e si coccola il gattino;

alle dieci va a letto

e saluta il suo amichetto!

Lorenzo T, Antonio cl 4

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Nel paese delle spade

Nel paese delle spade

c’è un uomo che cade.

E’ cascato giù da un fosso

quando il mare era mosso.

Una barca lo chiamò

e lui si ritrovò

in un’isola sperduta

da nessuno conosciuta.

Là di spade non ce n’era

ne fabbricò una montagna intera.

Fu così che quell’isola remota

per le spade fu a tutti nota.

Cl 4

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Filastrocca Filastrocchina

Filastrocca filastrocchina

culla culla piccolina.

Se tu canti alla finestra

mangi pure la minestra.

Canta canta la mattina

ti trasformi in “faccina”.

Se ti inventi poi un piano

tu diventi un tulipano.

Prendi anche l’astuccio rosso

e diventi bello e grosso,

dopo due o tre 

tu diventi un amore.

CL 4

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Filastrocca ballerina

Filastrocca ballerina

che mi sveglia la mattina.

Mi alzo dal letto

e non trovo il berretto,

sbuccio la banana

e mi metto la bandana,

parto per il lavoro

e incontro un bel toro,

bevo una bibita ghiacciata

e trovo subito la mia amata.

Filippo S, Cl 4

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Briganti

Nel paese dei briganti

ci son tutti bei giganti;

giro l’angolo un pochino

e ne vedo uno piccino,

spaventato io mi sono

e ho perso un fil di tono;

il tono, poi, mi è tornato

e la mamma ho sempre amato.

Edmondo Cl 4

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Nel paese dei briganti 

Nel paese dei briganti

mattina e sera tanti canti.

Quando suonano gli allarmi

son già pronti con le armi.

Poi arrivano i giganti

e son corse per tutti quanti.

Ecco arrivano i guerrieri

e son pronti già da ieri,

con le loro spade lucenti

e gli spaccano tutti denti!

Filippo S. Cl 4

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Filastrocca schezzettosa

Alla gatta scheletrosa

gli si dà una cimosa,

e al cane dormiglione

gli si dà un bel maglione;

poi si mettono un cappellino

e si mangiano un biscottino.

Lorenzo A, Andrea, Agata, cl 4

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Nel paese della gioia

Nel paese della gioia

mai nessuno diceva :”Ibboia!”

Qui le cose erano tutte belle

si mangiavan solo caramelle

i bambini, grandi e piccini,

stavano seduti ai loro banchini.

Le maestre con modi carini

regalavano tanti cioccolatini;

tutti si volevano un gran bene

e per le feste stavano tutti insieme.

Lorenzo A, cl 4

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La gioia

Nel paese della gioia

non c’è mai un po’ di noia.

C’è il gattino Petrolino

che gioca a palla col cagnolino.

La mattina si fa la minestra

con uno Smarties nella destra.

Il pomeriggio si va a cantare

e la sera tutti a ballare.

Agata, cl 4

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La filastrocca sciocca

Questa strana filastrocca,

secondo me, diventa sciocca.

Se vai a cantare sul palco

con il becco ti morde un falco;

mentre guardi un orecchino

spunta subito un volpino;

quando ti metti poi lo smalto

sali subito su, in alto!

Quando vedi un cavaliere

prendi veloce un bicchiere,

se scompare una stellina

arriva subito mattina.

Questa filastrocca è molto carina

e noi adesso andiamo in piscina.

Agata, Sofia, Jonathan, cl 4

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Filastrocca delle spade

Nel paese delle spade

son divisi in contrade

e ogni giorno vanno in guerra

per riavere la loro terra.

Così, soldati e cavalieri,

se le danno sempre fieri;

botte, colpi, calci e pugni

con lamenti e con mugugni,

e alla fine il vincitore

mostra tutto il suo valore.

Ma la guerra non porta a niente,

questo, dovrebbe capir la gente!

È solo dolore e distruzione

che rendono tristi tante persone!

Perciò viviamo in allegria,

lasciando a casa la gelosia.

Ma questa è solo una filastrocca

perciò difendete la vostra rocca,

senza usare armi oppure spade,

terremo calme le nostre contrade!

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Della gioia

Nel paese della gioia

non c’è mai un po’ di noia.

Lunedì, cantando dalla finestra,

mangerai la minestra;

martedì, stando sul divano,

parlerai dal tuo grande piano;

mercoledì, ballando a più non posso,

diventerai tutto, tutto rosso;

giovedì la canzone sarà tanto carina

che ti sveglierai bene la mattina;

venerdì la zuppa dovrai cucinare

mentre io andrò a mangiare;

sabato tutti a cantare…

e poi, dopo, insieme a ballare;

la domenica a casa si sta

e nessuno, mai, mi muoverà!

Sofia, cl 4

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Nel paese della gioia 2

Nel paese della gioia

si gioca tanto e non ci si annoia.

C’è così tanto divertimento

che si canta e balla tutto il tempo.

La mattina si va a scuola

e la mamma rimane sola,

noi si studia a volontà

a ricreazione la torta si mangerà,

si mangerà anche il panino

imbottito con il salamino.

La giornata poi finirà

quando sera arriverà.

Dopo cena stanchi ma contenti

andiamo a letto sorridenti!

Antonio, cl 4

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Nel paese delle spade

Ogni giorno gli spadaccini

mangiano allegri dei panini,

mozzarella o mortadella

portan sempre un po’ di iella.

Ogni volta che c’è la neve

usano sempre lo spalaneve

e incuranti di tanti fiocchi

salutano i bambini regalando balocchi!

Jonathan, cl 4

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Filastrocca

Nel paese dei briganti

si trovano tanti diamanti.

Ci sono tante fregature

e le case sono scure.

Non si va mai a scuola

e i fiori vivono nell’aiola.

Ci si diverte a scappare

e la vecchina ci fa ballare.

Beh, avete capito?

Tutti insieme siamo un mito!

Andrea, cl 4

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Filastrocca dei briganti

Nel paese dei briganti

ci sono tanti, tanti giganti.

Quando poi faranno i conti

compreranno tanti bisonti,

saltellando per il bosco

incontrarono un tipo losco.

Aveva baffi molto lunghi

che strusciavano sui funghi.

Quando prese il mappamondo

disegnò un grande tondo.

Dopo un po’ arrivò la notte

e mangiarono pere cotte!

Rachele, cl 4

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Filastrocca della gioia

Nel paese della gioia

non esiste mai la noia,

tutti giocano sul prato

molto bello e colorato,

gli uccellini a cinguettare

le farfalle a volteggiare.

Ride il sole nel cielo sereno

e splende un grosso arcobaleno.

C’è anche un gatto piccolino

che dorme tranquillo lì vicino.

La giornata sta per finire

tutti i bambini vanno a dormire.

Nadia, cl 4

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Scrittori di classe, filastrocche per dire “No!” al bullismo – Classe Quinta

In quinta abbiamo discusso, disegnato, cercato strategie e fatto riflessioni su cosa sarebbe davvero utile fare o a chi potremmo chiedere aiuto se avessimo bisogno di  liberarci da un bambino/a che ci perseguita, insomma da un bullo.

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Dopo la discussione svolta tutti insieme, ci siamo divisi in cinque gruppi e ognuno ha sviluppato la propria ipotesi, buttato giù idee, immaginato cosa sarebbe potuto accadere se si fosse chiesto aiuto agli amici, all’amico del cuore, alla mamma, ai genitori, ai maestri, ad adulti disponibili.

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Infine abbiamo scritto brevi filastrocche sull’idea che, molto spesso, nulla è come appare.

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Nulla è come appare

Nella vita ci lasciamo spesso condizionare dalle apparenze, come hanno scritto i bambini alla fine di una filastrocca da loro inventata “…Marco ha imparato la lezione/non si giudicano dall’aspetto le persone!”

La creatura mi insegue.
È un misto tra Frankenstein e uno zombie. E in mano ha un coltellaccio da macellaio.
“Tanto ti piglio!” ringhia. “Lo sai che ti piglio!”
Io corro, ma è come stare sopra un tapis roulant, di quelli da palestra: corri, corri e non arrivi mai da nessuna parte.
All’improvviso il mostro è sopra di me. Sta per uccidermi. Addio, mondo crudele!
“Voi due! Che state combinando?”, la voce è quella della maestra Gianna. “Non si corre nel corridoio!”
Il mostro, Gabriele Tardini della V° B, si ferma. In mano non ha un coltello, ma un righello.
Anch’io mi fermo, addosso alla maestra.
“Mi avete capito?”, ammonisce lei col dito alzato.
Per questa volta me la sono cavata. Ma la prossima?
Gabriele mi perseguita.
Andare a scuola, ormai, è diventato un problema.

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La creatura mi insegue.
È un misto tra Frankenstein e uno zombie. E in mano ha un coltellaccio da macellaio.
“Tanto ti piglio!” ringhia. “Lo sai che ti piglio!”
Io corro, ma è come stare sopra un tapis roulant, di quelli da palestra: corri, corri e non arrivi mai da nessuna parte.
All’improvviso il mostro è sopra di me. Sta per uccidermi. Addio, mondo crudele!
“Voi due! Che state combinando?”, la voce è quella della maestra Gianna. “Non si corre nel corridoio!”
Il mostro, Gabriele Tardini della V° B, si ferma. In mano non ha un coltello, ma un righello.
Anch’io mi fermo, addosso alla maestra.
“Mi avete capito?”, ammonisce lei col dito alzato.
Per questa volta me la sono cavata. Ma la prossima?
Gabriele mi perseguita.
Andare a scuola, ormai, è diventato un problema…

 

Sembra questo… ma, no!

Forse, sembra quello…

a volte la cosa non è come pare,

guarda bene, impara a osservare…

Fiuuuu…” Sono a casa! Non ne posso davvero più… provo a raccontare tutto alla mamma, ma ad una condizione, mi deve promettere di non correre a scuola dalla maestra a spifferare tutto!

La mamma mi guarda pensierosa mentre le racconto cosa mi sta succedendo a scuola con lo zombie/Frankestein!

Il nonno di Luca sembra birichino

ma guardando bene nel suo cuoricino

nasconde un’anima dolce e sincera

come una pecora in primavera.

Se sbirciamo dalla sua finestra

vediamo asce e forconi, e una balestra

ma se schiacciamo alcuni bottoni

la stanza si riempie di striscioni

mentre asce, forconi e zappette

sono diventati delle dolci zollette!

Adesso son pronto! Seguirò i consigli e le idee che mi ha dato la mamma, perché sembra che anche lei ne abbia subite abbastanza, da una finta amichetta, quando era piccola, tanto che si considera un’esperta… ma non sempre le è andata bene al primo tentativo! Se non dovesse funzionare pianificherò una vendetta, non troppo crudele, mica voglio diventare come lui, ma che lo faccia ragionare!

E’ già mattina, sto aspettando il bus.

Da qui inizia la tortura, sul pullman mi dà noia! Un colpetto, uno scappellotto, una battuta molto “simpatica”. Eccolo, si avvicina ed io mi sposto… “Fiuuuuuuuuuuu… adesso non può venire qui accanto a me!”

Scendo dal pulmino, corro in classe! Adesso provo a scrivergli un biglietto di pace.

AMICI?”

Ecco che me lo rimanda, apro lentamente, pieno di speranza… e grande come tutto il biglietto leggo un bel “NO!”.

E così a ricreazione mi dà degli spintoni, dei calci…

Affrontalo!” mi ha detto la mamma. Tiro un respiro, mi faccio coraggio e guardo negli occhi il mostro!!!

Mentre cammino, Frank è davanti al suo armadietto, lo spingo e lo chiudo dentro. Sogghigno!

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Il mostro mi implora di farlo uscire. Io gli rispondo che non deve più picchiarmi, lui dice:”Sì, sì!”

Ma appena lo libero capisco che è un inganno e mi fa cadere per terra!

Sembro questo,

un po’ maldestro.

Ho nel naso un anello

per questo mi sento bello

Di cerchi ne ho tanti

OH, come sono affascinanti!

Di sicuro al mostro piacerò

e felice a scuola andrò!

Sembro quello,

oh, come son bello!

Oggi i capelli ritti farò

Tutti quanti sconvolgerò.

Nessuno avrà più il coraggio

di darmi noia fino a maggio.

Che bella idea avuto ho,

SICURAMENTE, MI SALVERO’!!!

Non ho ancora il coraggio di dirlo alla maestra, oggi chiederò aiuto al mio migliore amico.

Sì, ti aiuterei volentieri… ma non so cosa fare!” risponde Tony.

Decidiamo di coinvolgere Susy, una femmina, chissà!

Insieme costituiamo una “Squadra A-B”, squadra anti-bullo.

Pensiamo di incontrarci di pomeriggio per inventare qualcosa.

Il primo tentativo è quello di affrontare il terribile Frank insieme!

La mattina successiva è quello che facciamo.

Compatti andiamo dal mostro, lo guardiamo negli occhi e con voce alta e decisa gli diciamo: “Basta, Gabriele, non dare più noia a Luca!”

Lui propone una sfida, una partita a calcio a due, se avessi vinto Gabriele mi avrebbe lasciato in pace!

E così giochiamo… ma siamo sempre i soliti illusi. Gabriele bara e torna a sembrare un mostriciattolo… viscido, perché uno che bara così spudoratamente non può considerarsi un bambino. Picchia, tira calci per vincere. Gli amici tentano di fermare il massacro ma si beccano un bello spintone. Naturalmente “The Monster” ha vinto la partita.

Ma davvero avevamo potuto credere nelle sue parole?

Mi fanno davvero male i colpi presi e, un po’ per quello un po’ per rabbia, rientro in classe piangendo.

La maestra mi vede e mi chiede cosa sia successo, io le rispondo che è colpa di Gabriele.

Ci penso io!” risponde e parte decisa per punirlo. Lo rimprovera e fa una nota a casa, scrivendo che già da tempo si è accorta che Gabriele si comporta male con un compagno.

Naturalmente cosa succede? Il mostro si arrabbia ancora di più e mi aspetta fuori del cancello… per fortuna mi salvo, c’è la mia mamma ad aspettarmi… ma cosa succederà domattina?

Stranamente, dopo questo episodio Susy non mi considera più, mi guarda da lontano e non si avvicina. Mah! Chissà perché?

C’era una volta la signorina Cesira

che, cupamente, suonava la lira.

Aveva lo sguardo buio e torvo

sembrava davvero un nero corvo,

faceva a tutti un effetto strano

nessuno provava a toccarle una mano!

Poi, un giorno, entrò da lei un bambino

tornò fuori ricoperto di chicchi e un giochino!

Dopo una notte insonne, piena di incubi ad occhi aperti, sono di nuovo fermo al bus.

Come al solito fuggo per evitarlo.

Ma, arrivato a scuola…lo vedo, mi guarda male!

Allora mi avvicino a lui: “Perchè fai il bullo?” gli chiedo

Ma il mostro, convinto di non esserlo, non la prende bene, guarda se la maestra lo sta notando e mi tira un calcio!

Questa volta la maestra fa solo finta di non vederci… ma ha osservato tutto!

Richiama Gabriele, gli chiede perché si comporti così. Tutta la classe trattiene il respiro, attendendo la risposta. Gabriele confessa che segue un po’ la tradizione di famiglia, infatti i genitori gli hanno detto che loro non si sono fatti mai mettere i piedi in testa da nessuno e che da piccoli prima di essere attaccati dagli altri, attaccavano loro!

Beh, tutti adesso guardiamo il nostro compagno con altri occhi, anche la maestra. Quest’ultima gli chiede di domandarmi scusa e di cambiare atteggiamento.

Facciamo la pace.

Tutti speriamo che la situazione sia risolta.

Ma qui sbagliamo…purtroppo!

E’ lì per la strada, tutto perfetto

con addosso un elegante giacchetto;

torna a casa con la sua auto

mentre ascolta dolcemente il flauto…

ma in verità è un uomo cattivo,

il suo nome è signor Ivo!

Nella bauliera tiene un coltello

col quale minaccia questo e quello.

L’ho visto con in mano una sigaretta

e l’ha spenta addosso ad una vecchietta!

Non vi fidate di questo signore

che fa il birbone a tutte le ore!

Il giorno dopo arrivo a scuola sorridente.

Guardo Gabriele, subito capisco che niente è cambiato.

Si avvicina e fra i denti mi dice: “Ho un conto in sospeso con te, caccola nana!”

Mi raggelo!

Inizia a seguirmi. Io fuggo e lui dietro di corsa! Acc… tutto come prima!

Poi di nascosto strappa i suoi libri e si mette a piangere. Dice alla maestra che IO, dico IO , gli ho distrutto i libri! Vatti a fidare dei gesti di pace!

Prendo una bella nota, i miei genitori mi puniscono!

Che fortuna ho!

Ma perché se la prende con me, proprio con me? E, soprattutto, perché alcuni dei nostri compagni lo seguono!?

Camminava lì tutto solo con una giacca scura

insospettito sentii addosso dei brividi di paura.

Lo seguii senza che se ne accorgesse

volevo scoprire cosa volesse.

A un cancello colorato bussò

e a una vecchietta un abbraccio donò!

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Susy mi evita, ne sono certo! Corre via tutte le volte che mi avvicino.

Poi scopro che si è fidanzata con il mostro!

La seguo e le chiedo perché stia uscendo con lui.

Lei mi dice che in realtà è molto romantico nel profondo del suo cuore.

Questa notizia mi sconvolge abbastanza.

Allora, con l’aiuto dei miei amici, lo invito a casa di pomeriggio e, per convincerlo ad accettare, gli dico che c’è anche Susy.

Siamo a casa! Aspettiamo con ansia che suoni il campanello.

Din Don!”

Andiamo ad aprire e tutti sorridenti gli tiriamo addosso mille palloncini colorati… PIENI DI TERRA E ACQUA!;-)

Lui è sconvolto, non se lo aspettava!

Allora mi avvicino, mi scuso e gli spiego che non l’ho fatto per cattiveria ma per fargli capire come ci si resta male quando gli altri ci fanno degli spregi.

Mi guarda e fugge via!

Chissà cosa mi aspetterà domattina!

Arrivo a scuola ben imbottito, pronto a prenderne chissà quante!

LO vedo che mi aspetta già con un pugno alzato…invece, invece… mi porta in disparte e mi dice che la lezione gli è servita, che ha parlato dell’accaduto anche con Susy, che lei lo ha aiutato a riflettere.

Mi guarda, mi chiede di perdonarlo dicendo: “ Scusa se ti ho preso in giro e anche per tutte le altre cose che ti ho fatto! Mi sentivo più forte comportandomi così! Ma ho capito come ci si sente! Scusami davvero!”

Mi dà la mano e si allontana.

Secondo me, fra qualche giorno, diventeremo amici!

Ho anche imparato che non bisogna solo subire ma, talvolta, serve contrattaccare in modo simpatico, non per vendetta ma per far imparare la lezione, far capire come ci si sente quando si subisce.

E sai cosa può stupire davvero l’avversario? Spiegargli con calma le proprie ragioni, a voce bassa, senza imprecare; vedrai com’è facile dimostrare che, più della prepotenza, vince l’intelligenza!

Marco, un bel bambino

fa rotolare il pallone in un giardino

di corsa lo va a recuperare

davanti a sé vede un mostro zoppicare,

scappa veloce impaurito

fa un urlo che pare un ruggito.

Ma, il signore, il pallone gli vuol ridare

chiama il bambino e si mette a ridacchiare.

Il piccolo rimane paralizzato

ma il vecchio un sorriso gli ha regalato!

Marco ha imparato la lezione,

non si giudicano, dall’aspetto, le persone!

Ma se qualcuno proprio non ti convince,

parla con babbo e mamma, maestri e parenti

ti ascolteranno curiosi e attenti,

con il loro aiuto, stanne sicuro, sempre si vince!