Gennaio, 2018

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PaceXunBuonNatalealMondo

Un Pizzico di Pace 

 

                                                                  Babbo e mamma

Uniti

cOn figli

 iNsieme

   iNtorno

all’Albero

 Tanti

  Auguri

aLlegri

   E felici

Quest’anno abbiamo dedicato il mese di dicembre al tema della PACE.

Abbiamo decorato le nostre finestre con la parola PACE tradotta in tutte le lingue del mondo… dal curdo, all’arabo, all’ebraico, dalle lingue del vecchio continente a quelle africane, americane, asiatiche, dell’Oceania…

Pace, in tutte le lingue del mondo

Pace

La Pace

un brivido nel mondo

una cosa

per salvare vite,con il cuore.

La guerra

è la paura che scoppia

con una bomba,

guerra, che non finisce

mai.

Diamoci la mano

uniamo la forza:

la forza della Pace

sconfiggerà la guerra!

Classe Quinta

Abbiamo imparato e scritto poesie, preparato brevi rappresentazioni, cantato… e poi siamo andati dai “nonni” che vivono vicino noi in casa-famiglia a mostrare quello che avevamo imparato.

“Lo Zampognaro”

Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.

Gianni Rodari

Io non vorrei


Io non vorrei
udire mai
piangere
nessuno
perchè
ogni dolore
mi fa male
al cuore,
aperto
per consolare
ogni fratello triste.

Io vorrei
su tutte le bocche
scorgere il sorriso,
in tutte le pupille
la sincerità,
sentire
in tutti i cuori
la speranza
e in ogni mano
la fraternità.

Io vorrei avere
ogni fratello, amico
compagno
nella gioia
e nel dolore
e amare
con lo stesso cuore
la vita
dura
eppure così bella.
G. Colli

“Il pellerossa nel presepe”

Il pellerossa con le piume in testa
e con l’ascia di guerra in pugno stretta,
come è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
e l’asinello, e i magi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto, via, Toro seduto:
torna presto di dove sei venuto.
Ma l’indiano non sente. O fa l’indiano.
Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso?
O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua,
ha fatto tanto viaggio,
perchè ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà.

Gianni Rodari

“Anno Nuovo”

Indovinami, Indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?”.
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un Carnevale e un Ferragosto
e il giorno dopo del lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno!”.

Gianni Rodari

Natale
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
G. Ungaretti

Insieme ai “nonni” abbiamo realizzato un presepe molto particolare che parla di solidarietà fra generazioni.

Rappresenta i bambini della scuola che insieme ai nonni della casa-famiglia camminano verso la speranza di un mondo migliore, privo di ingiustizie e ricco di solidarietà.