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I TRASFORMATORI – Robot e non solo

Noi siamo “I Trasformatori”, perché?

 

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La giornata

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L’ape, il suo ambiente e i suoi alleati

1- L’ape è la protagonista del 5* concorso internazionale di scienza e robotica. Ma quali possono essere i suoi alleati?

Per prima cosa abbiamo deciso di rinfrescarci la memoria e  tornare a parlare dell’ape.

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2- Dopo una lunga discussione di classe abbiamo deciso di scegliere, come animale che fa parte dell’ambiente dell’ape, l’orso bruno. 

Abbiamo deciso di approfondire la conoscenza di questo grande animale.

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Ad ogni ambiente il suo orso. Ciascun bambino ha cercato informazioni su un orso diverso. 

3- L’orso nei libri, nei cartoni animati, nei film

4- L’ape e l’orso in lingua inglese e in lingua spagnola.

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5-L’ambiente dell’orso e dell’ape creato con gli origami 

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6- Lavoriamo con le costruzioni, con i mattoncini Lego, per creare il nostro orso robotico. I “progetti” cambiano velocemente, l’orso si evolve. Pensiamo di fargli muovere una zampa, poi di fargli alzare e abbassare le zampe davanti, … Infine decidiamo di farlo muovere avanti e indietro con un motore e il telecomando.

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7- I nostri orsi fantastici

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8-L’orso è sullo stemma della città di Pistoia, perché?

 L’Orso di PISTOIA, città della cultura 2017

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Un grande scudo suddiviso in trentasei scacchi color argento e rosso, sormontato dalla corona della città e sostenuto da due orsi con la testa rivolta all’indietro, coperti da svolazzanti mantelli anch’essi a scacchi argento e rosso e foderati di verde, questo E’ LO STEMMA DELLA CITTA’ DI PISTOIA.

La scacchiera, secondo alcuni studiosi, potrebbe derivare dalla suddivisione delle vie sulla piantina della Pistoia romana oppure, più semplicemente, dal gioco degli scacchi.

Gli orsi, che si trovano ai lati, invece, inizialmente non facevano parte dello stemma: furono aggiunti verso la metà del 1300, dopo che la città con l’aiuto di Firenze, si era liberata dall’assedio di Milano.

Come mai fu scelto proprio l’orso come simbolo della città di Pistoia?

Qualcuno ha spiegato questa scelta con il fatto che probabilmente, a quei tempi, qualche esemplare si aggirava ancora nella valle dell’Orsigna oppure nei boschi della montagna pistoiese.

E’ probabile però che più che alla presenza degli orsi sui monti di Pistoia, la loro raffigurazione sullo stemma del COMUNE DI PISTOIA fosse un tentativo di imitazione di quello della città di Firenze, dove era raffigurato un leone.

I pistoiesi, perciò, opposero al leone fiorentino un animale altrettanto fiero e selvaggio: l’orso.

Con il passare degli anni, però l’animale simbolo della città chiamato popolarmente MICCO, ha perso i suoi connotati di fiero e possente. Infatti nel dialetto pistoiese, MICCO, significa una persona un po’ credulona ed ingenua.

A Pistoia, ”restare come un micco” significa restare di stucco oppure fare la figura dello sciocco.

Robotica! (2-3-4)

Classe seconda-I bambini hanno letto e commentato un racconto di Isaac Asimov “Una scuola senza aule”

da Il meglio di Asimov, Mondadori

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Il motto scoperto e ripetuto dai bambini è: “Sbagliando s’impara!”

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Hanno, poi, disegnato come immaginano un robot

image image image image image image image image image E alla fine hanno incontrato Bee Bot!

Bee Bot segue fedelmente le istruzioni dei bambini ma…

a volte esce dal tappetino e “aggredisce” qualcuno 🙂

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…altre gira e gira e gira su se stessa… 🙂

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…altre ancora raggiunge l’obiettivo!

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I bambini giocano con la storia di Cappuccetto Rosso

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e con i “tappetini” che sono a corredo delle “apine”

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“Shhhh… Che conta i passi!”

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“Attenti, ci sono le strisce pedonali!”

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Classe terza

 Qui i bambini hanno iniziato parlando di un “amico immaginario” scelto fra i personaggi dei libri che avevano letto, i cartoni animati e i film che avevano visto.

Poi hanno parlato e discusso intorno agli amici reali, quelli in carne ed ossa, e a quelli non reali ma “telecomandati”…

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Alla fine hanno giocato con Bee Bot…

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Classe quarta

I ragazzi hanno lavorato con l’insegnante di inglese e spagnolo realizzando un “tappetino” di domande e risposte nelle due lingue.

Si può: trovare le medesime domande nelle due lingue, seguire un percorso di domande e risposte per presentarci ad altri bambini, andare da una vignetta a un’altra passando da…, …

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Anche loro hanno conosciuto e giocato con Bee Bot

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