Sulle ali di Pavese: tra oppressione e mito. Sulle ali di Pavese: tra oppressione e mito.

di Alice Gavazzi

Il giorno 4 / VI / 2013 alcuni studenti delle classi III e IV Liceo Scientifico “E. Fermi” di San Marcello Pistoiese hanno tenuto una lezione dedicata a Cesare Pavese agli alunni della classe III C della Scuola Secondaria di Primo Grado “R. Fucini”.

Punti salienti della lezione sono stati il testo Dialoghi con Leucò, la biografia dell’Autore, le sue tecniche poetiche e il contesto socio-culturale in cui si trova ad operare.

Durante la prima parte della lezione le alunne Benedetta Giampietri e Francesca Santi hanno introdotto le figure di Ariadne e Leucotea, protagoniste del Dialogo XXII,  La vigna.

Le due donne, dal passato diverso e dal comune destino, si trovano sull’isola di Nasso, dove Ariadne è stata abbandonata da Teseo.

La storia di Leucotea viene brevemente raccontata: Ino, amante del re Atamante, è convinta dal sovrano a far uccidere i due figli avuti dalla moglie Nefele col fine di favorire la pioggia. Per intervento divino i figli si salvarono e il re impazzisce uccidendo il figlio avuto da Ino, la quale si annega venendo trasformata in divinità marina con il nome di Leucotea.

Il brano viene letto da Alice Gavazzi, che interpreta la disperata Ariadne e Giovanni Albergucci, che invece dà voce a Leucotea. Quest’ultima annuncia alla giovane l’avvento di un Dio, re delle vigne, delle colline e delle feste, che sta venendo a prenderla: Dioniso.

La scena, carica di pathos, crea uno spunto importante per il proseguimento della lezione: l’attualità dei temi trattati da Pavese e il mito, che dall’autore è sfruttato come potenziale via di fuga da un’opprimente realtà, quella del regime fascista, intollerante a qualsiasi forma di dissenso.

Partendo da questa tematica viene tracciata la biografia di Pavese e i suoi punti salienti: il rapporto con Antonio Gramsci, il confino in Calabria, la sfiducia nel ruolo degli intellettuali, il premio Strega e, nello stesso anno, il suicidio.

Vengono, in seguito, tratteggiate le principali caratteristiche retoriche e poetiche della produzione dell’autore, il suo rifiuto della schematizzazione, della soggettività e della musicalità.

In seguito viene presentato il progetto #Leucò e i motivi che hanno indotto gli alunni a parlare, in particolare, del Dialogo XXII, ossia la peculiare attualità del brano e la copiosa presenza di elementi della letteratura classica ad esso collegabili.

Per concludere, i relatori  hanno mostrato gli scroll-books di alcuni Dialoghi, che hanno suscitato particolare interesse da parte degli ascoltatori, e introdotto il nuovo progetto di ri-scrittura #Corsari, dedicatp agli Scritti Corsari di Pier Paolo Pasolini.

La lezione è stata arricchita da un hand out  redatto da Alice Gavazzi e Giovanni Albergucci e da una board Pinterest a cura di Francesca Santi e Benedetta Giampietri.

Di quest’ultimasi fornisce il link:

https://pinterest.com/benemale/sulle-vigne-di-notte-ci-sono-anche-stelle-%C3%A8-un-dio/


Commenti

Sulle ali di Pavese: tra oppressione e mito. Sulle ali di Pavese: tra oppressione e mito. — 1 commento

  1. Molto interessante e sempre stimolante vedere questo connubio tra classico e tecnologia.
    L’aprire poi questa finestra sul Mondo e dare visibilità delle iniziative intraprese è senz’altro encomiabile … senza contare che un pò di cultura non farebbe male a tante persone che hanno forse un’eccessiva visibilità mediatica

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