#lapiramidedelcaffè LAB XV#lapiramidedecaffè LAB XV

di Elisa Lucchesi

Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi

#lapiramidedelcaffè, progetto di lettura in classe di Elisa Lucchesi in collaborazione con Nicola Lecca e Libri Mondadori ha finalmente un vincitore: Francesca Santi.

Potete leggere la recensione di Francesca Santi e il giudizio dell’Autore su: http://www.iocsanmarcello.gov.it/blog/lapiramidedelcaffe-lab-xiv/

Un’ottima sintesi dell’inizativa #lapiramidedelcaffè è stata curata dallo stesso Nicola Lecca ed è disponibile al link: http://t.co/yjmzeSsNt6

Pubblichiamo in questa sede i commenti che gli studenti di @unblogdiclasse hanno espresso sui giudizi espressi da Nicola Lecca:

si tratta di un post aperto, che andrà progressivamente arricchendosi delle conversazioni a distanza tra l’Autore e i suoi Lettori/Recensori, creando in questo modo un feedback prezioso all’intero progetto.

Nei prossimi giorni, il post si arricchirà dei commenti mancanti e forse delle nuove risposte dell’Autore, dando vita a quella  corrispondenza d’amorosi sensi che, da sempre, nutre gli animi belli.

 

I classificata: Francesca Santi.

Il giudizio di Nicola Lecca.

La mia impressione parte del progetto “Lettura in classe”. +++++

Bellissima, creativa, tiene la tensione e ha un inizio stupendo. E’ profonda, morale, giusta. Che altro dire: qualche ripetizione ogni tanto ma sei perdonatissima. Hai fatto un gran bel lavoro. Complimenti.

Il commento di Francesca Santi.

Un hotel a 5 stelle.

Mi piace essere sincera e trasparente: è da circa mezz’ora che sto fissando un foglio a righe, formato A4 presumo, e non mi viene in mente nessuna idea ‘’alternativa’’ per poter commentare il tuo parere della mia recensione (posso darti del tu?).
Di solito non amo inserire nei testi che scrivo termini “ricercati” perché penso sia solamente un modo di camuffare qualcosa che già alla base sia semplice.

Quindi: perché dover commentare scrivendo qualcosa di complesso quando lo stesso romanzo, “La piramide del caffè”, affronta uno dei temi, la semplicità, che a me sta più a cuore?
Sono rimasta molto colpita dal modo in cui hai commentato la mia recensione, anzi più che colpita direi “estasiata”!

Sono veramente soddisfatta del risultato che sono riuscita ad ottenere, soprattutto perché ho trovato questo progetto molto coinvolgente e assolutamente da rifare!
Vorrei ringraziarti infinitamente per il tempo che mi (ci!) hai dedicato, che non deve essere stato assolutamente poco, e per la disponibilità che hai avuto nei nostri confronti.
Un’ultima cosa: grazie di essere vivo.

Non è una cosa facile riuscire a trovare qualcuno con cui comunicare in modo diretto nel programma di Italiano che abbiamo affrontato dalla prima fino ad ora

Francesca Santi.

Ndr. Il commento di Francesca è stato redatto prima della proclamazione del vincitore.

III classificata: Gloria Ceccarelli.

Giudizio di Nicola Lecca.

La mia opinione fa parte del progetto di lettura in classe

++++ / +++++

Questa recensione (che tutto sommato ha qualche debolezza) mi ha conquistato più delle altre (che magari erano “scritte meglio”). E sapete perché? Perché questa recensione mi è apparsa, fra tutte, la più autentica: la più vera. Si vede che non ci sono filtri. E’ un testo impulsivo in cui l’autrice si mette acutamente in gioco senza paura di esporsi pienamente. Lo stile un po’ ingenuo, le ripetizioni e la poca dimestichezza con l’armonia nell’abbinamento delle parole sono questioni passate subito in secondo piano davanti all’entusiasmo che lo scritto sprigiona. Un entusiasmo dal quale si viene contagiati fin dalla prima riga. E non è forse questo che una recensione deve riuscire a fare? Brava!

Il commento di Gloria Ceccarelli .

Ti ringrazio per il commento molto positivo, non credevo che la mia valutazione sarebbe stata cosí alta, forse é vero che mi sottovaluto troppo, in futuro cercheró di essere più positiva. Questo progetto mi é stato molto utile perché mi ha spronato a cimentarmi con il mondo della letteratura e perché mi ha stimolato a migliorare il mio lessico.

IV classificata: Alice Colombini (ex aequo con Chiara Bugelli).

Il giudizio di Nicola Lecca.

La mia opinione fa parte del progetto “Lettura in classe” ++++

La recensione mi piace molto. E’ un resoconto ben fatto di trama, stile e significato. Dipinge il romanzo pienamente con uno spirito critico interessante (belli il riferimento all’accessibilità del testo e al contrasto tra la durezza dei singoli episodi raccontati contro la generale atmosfera fiabesca della storia). Segnalo qualche “che” di troppo. Complimenti!

Il commento di Alice Colombini.

Grazie mille per il generoso giudizio! Sinceramente devo ammettere che non me l’aspettavo anzi, sono rimasta piacevolmente sorpresa. Durante il tempo assegnatoci per redigere la recensione ho lavorato maggiormente per cercare di migliorare il linguaggio utilizzato, provando ad evitare numerose e sgradevoli ripetizioni. Questa tipologia di lavoro mi è piaciuta molto, quindi volevo ringraziarti per la fantastica opportunità che ci hai concesso.

Gli altri partecipanti (in ordine alfabetico).

Giovanni Albergucci.

Il giudizio di Nicola Lecca.

Questa opinione fa parte del progetto di lettura in classe.

++++

Qui si vede che c’è talento. Ma bisogna lavorarci ancora. Bisogna magari evitare di scrivere “parimenti competenti” (non tanto per la cacofonia ma perché è poco diretto). E bisogna rileggere per evitare i refusi.  Qualche frase è un po’ tortuosa e si potrebbe facilmente rendere più scorrevole mettendosi nei panni del lettore. Ma è una recensione ben fatta. Vanta un paio di intuizioni indovinate (es. “la ridondante cortesia che dilaga….) e ha un buon impianto. Prima di cominciare a scriverla l’autore ha certamente immaginato una struttura: un punto di partenza e uno di arrivo. Ma anche un percorso da compiere. E questo percorso è stato compiuto piuttosto bene. Magari, con qualche aggettivo in meno (soprattutto quelli più abusati) la sua lettura sarebbe risultata perfino più piacevole. Ad ogni modo ne sono rimasto positivamente colpito: anche in considerazione dell’età di chi l’ha scritta. Bravo!

Il commento di Giovanni Albergucci.

“Innanzitutto: grazie!
Grazie per i preziosi consigli di “stile”.
Mi hanno stupito non poco -lo ammetto- i complimenti: da un autore che padroneggia una prosa così lineare, mi lusingano e non poco.
Infatti, sono consapevole di avere una riuscita migliore nella stesura di testi in cui posso dilungarmi, mentre in spazi ristretti rischio di risultare a momenti criptico.
Mi rendo conto di aver fatto alcuni errori assolutamente evitabili, ma -lo dico senza alcuna superbia o vanto- scaturiti dall’enorme emozione che provavo nelle ultime e ossessive correzioni del testo.
Sono orgoglioso di ciò che hai notato. Effettivamente mi ero preposto uno schema mentale prima di iniziare a scrivere, ed ho cercato di donare coerenza all’elaborato dal titolo, alla conclusione.
Io sogno di lavorare, un domani, nel giornalismo: dovrò acquisire il binomio scorrevolezza-incisività.
È un obiettivo ambizioso, ma che cercherò di raggiungere con impegno analogo a quello messo in questo elaborato.
Grazie ancora.”

Giovi

Martina Castelli.

Il giudizio di Nicola Lecca.

Questa mia opinione fa parte del progetto di lettura in classe

+++ / ++++

E’ difficile esprimere un giudizio su questa recensione. E’ scritta bene: ma non riesce a coinvolgere il lettore totalmente. Si focalizza molto su un singolo punto: la ricerca della felicità (probabilmente centrale per l’autrice) e tralascia diversi altri aspetti. Sembra più un tema in classe che una recensione vera e propria. Manca di spirito critico. E’ più che altro un buon riassunto con citazioni. Mi ha convinto invece la parte in cui si denuncia che perfino l’eccellenza non è tollerata dalla Proper Coffee. Questa, infatti, è una vera e propria intuizione personale “da recensore”.

Il commento di Martina Castelli.

A Nicola Lecca.
Ti ringrazio per i preziosi consigli e per le riflessioni che mi hai dato, pensavo di rendere la mia recensione più scorrevole partendo da un
tema principale, ovvero la felicità, questo ha avuto un risultato opposto, mi dispiace di aver tralasciato alcune altre tematiche che forse andavano più puntualizzate.
È stata un’esperienza molto soddisfacente ed è stato un vero piacere leggere il tuo libro.

Maria Ferrari.

Il giudizio di Nicola Lecca.

++++

Fra le 8 recensioni lette finora questa è quella che sfoggia i ritmi e i tempi del giornalismo puro. Non solo: è quella che esprime le opinioni più decise e più forti sul significato del libro e addirittura sulla finalità che l’autore avrebbe avuto in mente nello scriverlo. Il libro viene definito “amichevole” verso il lettore e si suggerisce che sia stato scritto per suscitare in lui appagamento personale e voglia di cambiare se stesso. Per quanto può contare io non avevo in mente questa finalità quando ho lavorato a “La Piramide del caffè”. Ma la bellezza della critica letteraria sta proprio in una differente interpretazione personale. Peccato che a questo interessante resoconto manchi l’attenzione per i dettagli  (per esempio: si sarebbe potuto evitare di utilizzare l’aggettivo “illustre” per una catena di caffetterie – è un aggettivo adatto a persone e non a cose) Fra l’altro si sarebbe potuto specificare che Lynne non è la coinquilina di Imi: ma una padrona di casa generosa che lo ospita. E magari anche che la Proper Coffee ha appena cominciato la sua espansione in tutta Europa (e non solo in Inghilterra, come ci viene riferito). Un’ultima considerazione. Siamo sicuri che la finalità di Imi sia quella  “di rappresentare il sogno di tutti”? Magari, invece, cerca semplicemente di essere felice nonostante i tanti affronti che la vita gli ha riservato…

Il commento di Maria Ferrari.

Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla positività del tuo giudizio.  Adesso che mi sono stati fatti notare gli errori, riconosco che il mio elaborato poteva essere arricchito e maggiormente curato, ma non tutte le imprecisioni presenti sono state dettate da una trascuratezza del testo, quanto piuttosto alla mia inesperienza. Sebbene nuova al mondo delle recensioni, mi sono accorta di rendere molto meglio in lavori come questo, poiché si distaccano dai comuni temi in classe e non ho nemmeno faticato per scrivere un testo che tutto sommato ritengo scorrevole. Inoltre mi sembra inutile dire che – quando a esprimere opinioni personali è un esperto nel campo – si assume un giudizio critico estremamente puntiglioso nei propri confronti credendo, almeno nel mio caso, di non poter arrivare a valutare e recensire un testo d’autore. Ho apprezzato soprattutto la tua generosità nel leggere ogni nostro singolo elaborato e la grande capacità di essere riuscito a giudicarli obiettivamente; sicuramente non capita a tutti un’occasione del genere.

Benedetta Giampietri.

Il giudizio di Nicola Lecca.

La mia opinione per il progetto di “Lettura in Classe”

++++

Mi piace, ha un attacco fulmineo e un bell’incedere. Racconta correttamente il libro e lo presenta in maniera accattivante. L’analisi morale e quella stilistica sono presenti. Qualche termine un po’ ingessato e qualche virgola volata via sono responsabili di una lettura non scorrevolissima. Ma è un buon lavoro. Brava.

Il commento di Benedetta Giampietri.

Felicità +++++

Non appena letta la sua opinione, è stato veramente difficile non poter urlare di gioia all’interno del Teatro Bolognini di Pistoia, dove mi trovavo con la scuola.
In quanto ancora molto acerba nell’ambito letterario, non mi aspettavo assolutamente un così buon giudizio; infatti ero veramente molto ansiosa tanto da controllare il profilo anobii ben 5 volte nell’arco di un’ora.
La ringrazio moltissimo e spero vivamente di poter collaborare con lei ancora una volta.

Asia Pagliai.

Il giudizio di Nicola Lecca.

La mia opinione per il progetto “Lettura in classe”

++++ / +++++

Recensione molto ben fatta. Se non ripetesse un po’ troppe volte lo stesso concetto sarebbe davvero ottima. Comunque mi piace. E’ semplice, diretta, onesta. Brava!

Il commento di Asia Pagliai.

Ta ringrazio dell’opportunità che ci hai concesso, mettendo alla prova le capacità di ognuno di noi. Sono molto felice del risultato ottenuto, poiché non mi aspettavo di ricevere un commento positivo. Farò tesoro dei tuoi consigli, così da superare i miei punti deboli. Grazie!

Ilaria Sichi.

Il giudizio di Nicola Lecca.

La mia opinione per il progetto “Lettura in classe”

+++

Ho trovato qui molte citazioni. Citazioni di interviste, di tweet, del risvolto di copertina, di altre recensioni. Ma la tua opinione, il tuo sentire dove sono? Bisogna schierarsi in una recensione bisogna mettersi in discussione. So che ci hai sicuramente lavorato con molto impegno e ti ringrazio per averlo fatto: ma mi sarebbe piaciuto sentire di più te, la tua voce. Come quando hai scritto: “Sono sapientemente miscelati elementi realistici con realtà dolorose e divertenti, così che il lettore è catturato dalla curiosità di sapere come si concluderà la vicenda, capace del resto di emozionare senza tuttavia indurre al pianto”.  Così come è – pur essendo un lavoro ben fatto – non mi convince pienamente nonostante dimostri molto impegno e cura.

Il commento di Ilaria Sichi.

“Sono dispiaciuta per non essere riuscita a rendere la mia recensione originale. Sono consapevole del fatto che quello di esprimere la personalità scrivendo è una problematica che ho sempre dovuto affrontare, ma evidentemente non sono ancora riuscita a risolverla del tutto. Ho preso spunto da altre recensioni per rendermi conto di come strutturarne una e come la pensavano gli altri per paura di risultare banale. Nonostante ciò nelle citazioni ho fatto presente la fonte originaria. Credo di essermi lasciata condizionare troppo dal pensiero altrui, senza esprimere in pieno la mia voce. Con il tempo mi auguro di aumentare la creatività, e soprattutto spero di avere modo di mettermi nuovamente in gioco perché intendo migliorare là dove ora ho sbagliato, ma credo di aver capito. Grazie.”


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